Ho scopato la matrigna della mia ragazza

Pubblicato in data 12.22.2014

Uscivo con Veronica solo da un paio di settimane quando si sono verificati gli eventi che sto per descrivere. Lei era una diciottenne minuta con una tonalità di pelle bianca come il latte che io adoro, e aveva un'incredibile corpo da diciottenne senza un filo di grasso o un difetto. La descriverei più come una di quelle ragazze innocenti dall'aria carina piuttosto che una ragazza sexy che si vede in discoteca vestita in maniera audace che praticamente ti implora di provarci con lei. Nelle due settimane in cui ci eravamo conosciuti avevamo fatto dell'orale l'uno sull'altra e scopato una volta. Quando facevamo gli scemi era sempre con le luci spente quindi non ho mai potuto guardarla bene. Al tatto sentivo che aveva un corpo incredibile e un profumo meraviglioso, ma tutto qui. Veronica sicuramente non sapeva succhiare un uccello molto bene anche se le piaceva farsi leccare la figa. L'unica volta che avevamo scopato non era stato un granché.

La sera in cui la convinsi a scopare l'avevo praticamente implorata perché non riuscivo a venire a causa delle sue scarse abilità in materia di seghe e di pompini. Niente di peggio di quando stai per venire e la tua ragazza ti afferra con forza il cazzo e lo avvolge in un fazzoletto. Naturalmente non le dissi che volevo evitare tutto questo le dissi soltanto che la volevo a tutti i costi.

Lo misi dentro e lei si limitò più o meno a rimanere lì sdraiata sotto mentre io pompavo su e giù su di lei finché non venni. Non ci volle molto perché quella era la prima figa dopo mesi ed era molto stretta. Mi dispiace dire che la cosa più sexy della nostra sessione di sesso è stato dopo quando lei si è alzata per andare in bagno. Accese le luci e per la prima volta la vidi nuda da dietro. La mia sborra doveva essere scivolata dalla fica perché scorreva lungo le sue gambe mentre lei si allontanava in bagno. Quell'immagine mentale mi ha accompagnato molto durante le sessioni di masturbazione nel corso dei giorni successivi. Quella sera in particolare lei trascorse molto tempo in bagno con la porta chiusa, e potevo sentirla piangere. Preoccupato, le chiesi se c'era qualcosa che non andava e lei uscì e mi guardò con il viso rigato dalle lacrime e mi disse che il suo paparino non sarebbe stato d'accordo, e che le avrebbe tagliato la paghetta di molto quando avesse scoperto che aveva fatto sesso con un ragazzo.

Aveva acconsentito a non avere rapporti con nessun ragazzo in cambio di un consistente aumento della sua paghetta. Disse che il suo papà pensava che in questo modo si sarebbe potuta concentrare sulla scuola, senza trasformarsi in una zoccola e prendersi una malattia. In quel momento finalmente compresi perché una ragazza carina come lei non aveva un ragazzo e neppure molta esperienza sessuale. Suo padre aveva eretto un muro impenetrabile blocca-cazzi attorno a lei. A quanto pare era una buona cosa che suo padre fosse via per lavoro quando l’avevo conosciuta.

Cercai di confortarla e le dissi che il sesso è una parte naturale della vita e che tutti quanti lo fanno. Questo sembrò metterla un pochino di buonumore. Nonostante il sesso mediocre, e il casino emotivo decisi di darle ancora più tempo perché pensavo fosse veramente molto carina e lei sembrava molto interessata me. Speravo che il sesso sarebbe migliorato con il tempo, e speravo che avrei potuto lentamente farla cambiare e farle assumere un atteggiamento un po' più libertino. Tuttavia, non avrei mai potuto immaginare cosa sarebbe successo al mio prossimo incontro con lei.

Mi invitò a casa sua per passare a prenderla per un appuntamento. Era la prima volta che mi recavo a casa sua. Non riuscivo a crederci. Sapevo che era una figlia di papà viziata, ma non avevo idea che vivesse in una villa. Era un po' preoccupato poiché non sapevo bene cosa aspettarmi quando suonai il campanello. Avevo paura che rispondesse suo padre e che mi facesse passare un brutto quarto d'ora. Fui enormemente sollevato quando la straordinaria matrigna di Veronica rispose alla porta. Mi disse che Veronica si stava ancora preparando e mi chiese di seguirla al piano di sopra. Mentre la seguivo per le scale non potei fare a meno di notare che i suoi pantaloni bianchi attillati senza alcuna linea di biancheria visibile erano dritti davanti alla mia faccia. Forse stavo sognando, ma giuro che il suo culo era così vicino alla mia faccia che potevo annusarlo. Una volta finite le scale, ero duro e temevo che se ne sarebbe accorta. Veronia si stava ancora preparando quindi rimarremmo fuori dalla sua porta sul pianerottolo. La sua matrigna inizio a chiacchierare con me e io diventai molto nervoso perché temevo che avrebbe potuto scoprire la mia erezione.

A quanto pare l’aveva notata infatti iniziò a strofinare la punta delle dita leggermente sul mio petto e sulle braccia. Mi fece i complimenti per il mio fisico. Mi disse che stava divorziando dal padre di Veronica e che trovava gli uomini più giovani attraenti. Io ero incredibilmente nervoso dato che qui c'era la matrigna della mia ragazza che mi toccava in modo sensuale e la mia ragazza era appena dietro la porta chiusa davanti a noi, pronta ad uscire da un momento all'altro. Prima che riuscissi a comprendere quello che stava succedendo la sua matrigna fece scivolare la mano sul mio inguine e inizio a lavorare sui miei pantaloni. Una volta afferrato il mio cazzo, abbassò velocemente la lampo e tirò fuori il mio cazzo duro dai boxer portandolo alla luce. Cercai di protestare, lo feci onestamente, ma la sua matrigna mi zittii e mi disse di fare piano così che Veronica non avesse sentito quello che succedeva.

Si sputò sulle mani e inizio a farmi una sega proprio lì sul pianerottolo a un metro dalla porta della mia ragazza. La matrigna era molto meglio della sua figliastra infatti in pochi minuti con le sue parolacce e la sua tecnica ero pronto a venire.

Proprio mentre ero in procinto di schizzare un carico su tutte quelle piastrelle costose la porta di Veronica si aprì. La sua matrigna si mosse velocemente davanti a me bloccandomi alla vista di Veronica e io mi misi a posto rapidamente. Era strabiliato perché era appena stato bloccato sul più bello della mia stessa ragazza.

Uscimmo per il nostro appuntamento al cinema come programmato. Per tutto il tempo passato al cinema non riuscivo a togliermi dalla testa la matrigna di Veronica e le cose che mi aveva fatto e quello che mi aveva detto. Sapevo di dovermi liberare presto oppure sarei impazzito. Tornammo a casa di Veronica e decisi di stare lì nella speranza che Veronica mi facesse almeno una sega decente prima di andare a casa alla fine della serata così io avrei potuto chiudere gli occhi e fare finta che fosse la sua matrigna a farlo. Veronica era felice di avermi lì, ma mi disse che aveva dei compiti da fare quindi dovevo divertirmi un po' da solo finché lei non avesse finito.

Mentre mi allontanavo dalla camera da letto di Veronica non potei fare a meno di notare dei gemiti che provenivano da un'altra porta aperta leggermente. Aprì lentamente la porta e cercai di sbirciare dentro. Sul letto c'era la matrigna di Veronica con le mutandine bianche abbassate attorno alle ginocchia piegata con il culo per aria che si strofinava il clitoride. Persi ogni controllo di me stesso e mi avvicinai a lei e lei non ci mise molto a notarmi. Fu molto compiaciuta e mi disse di leccarle il culo. Ora, a 18 anni, avevo avuto qualche ragazza e anche qualche sveltina con ragazze diverse, ma nessuna di queste mi garantì mai l'accesso al culo.

Con la mia poca esperienza avevo notato che c'erano essenzialmente due tipi di ragazze: il tipo che vuole una relazione e degli appuntamenti e il tipo che vuole solo scoparti. Quando frequentavo il tipo di ragazza da appuntamento in passato di solito ci voleva un mese o anche di più per farle acconsentire con riluttanza a qualche giochino con il culo. Ho notato inoltre che con le ragazze da una botta e via di solito si trattava di un po' di sesso orale svelto e un dentro e fuori normale fino alla fine e basta. Anche se un punto facile è fantastico ogni volta che si può mettere a segno raramente si riesce a fare qualcosa di esotico o almeno questa è stata la mia esperienza.

Quindi quando la matrigna di Veronica mi offrì l'accesso all'unica cosa che non avevo mai avuto, non riuscii a resistere, non importa quanto fosse dolce e innocente la mia ragazza. Infilai la lingua nella gemma più bella che avessi mai visto. Iniziai a leccare su e giù notando quanto sembrava stretto l'ingresso sulla mia lingua. Era una sensazione nuova e affascinante per me. Le mi afferrò la testa e la spinse verso di lei e la mia lingua entrò più in profondità e questo le fece dilatare leggermente il suo ano stretto. Poi mi spinse più in basso finché la mia lingua non fu sul suo clitoride. Rimasi lì finchè non sentì che si contraeva e rilassava. Potevo anche essere giovane e inesperto, ma sapevo che era venuta.

Cogliendo l’opportunità di passare un po’ più di tempo con il suo culo mentr allontanavo la testa dal suo clitoride infilai dentro tutta la lingua e iniziai a leccare la sua gemma ora leggermente aperta. Lei squittì per il piacere. Le mie fantasie più folli si stavano realizzando e non riuscivo a crederci. Con Veronica avevo ”accidentalmente” fattos scivolare un po’ di lingua nel suo culo mentre le leccavo la figa un paio di volte e tutte le volte mi disse di fermarmi. Ora la gemma femminile più bella del mondo era mia e potevo farci quello che volevo. Continuai ad adorarla con la mia lingua e ottenni reazioni fantastiche dalla mia nuova amante. Lei riuscì a venire due volte in questo modo. Riuscivo a capirlo perchè quando raggiungeva l’orgasmo il suo buco di cuolo si contraeva leggermente e poi si rilassava rapidamente.

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